Ed ecco a voi i dieci migliori dischi del 2014 secondo la redazione di Pop Craving!
![](https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgzK_sCTb9FBXh47-sb_02p1J53CVFdbtqe2Fitlef-WKDpGug7O2XhpqMwVBt1D3zxizerZFIN8gHhydrMhad5GZ0Ia09QMuI9zlwcuCabhmJZYLsVBjJL_EsWrHjANEhcXtegiGYEiL0/s1600/SECRET+POWERS.jpg)
![](https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEivJoi8u3rEQmAoFQAYXqUvps7ARIis7Yz_Q8tnzZplY5Wf2peivVQDbBMveyQ63bo27U_GTbVM6aQmi8wgfC7sWRY_fuNUteG9sZTnzuvsHo0vonYSZua2MN3bmsmh22wso3N_Ijo8LbU/s1600/LINUS+OF+HOLLYWOOD.jpg)
![](https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhJIBLq9T6wEFkFqUNSFm_WjLkgGvzVtoOTDe6dZoeQj8s1K1phG7KkScrHkkjP910VbSbYdPY7I5xqcvVdIFJO9AFgrAVYOPDPsB-ehbyVOUNfq_Yzs3uk1AxdL3BrfKajLaPa-zo-Qfs/s1600/DOWLING+POOLE.jpg)
04. Fauna Flora - s/t Steve Ward è uno dei miei padri putativi. Capitano, ormai molti anni fa, di quell'indimenticabile esperienza chiamata Cherry Twister, contribuì a segnare il mio innamoramento con il power pop. Oggi, dopo un lungo silenzio, il leggendario autore di Lancaster torna in compagnia del sodale e conterraneo Joe Pisapia con un cogitabondo album di lussuosissimo chamber pop parecchio attento alla tradizione folk americana, dove le chitarre, stavolta, sono molto meno importanti della geniale composizione, del sontuoso lirismo poetico e della produzione tenue e viscerale al tempo stesso. Le registrazioni, avvenute nell'ormai celeberrima "baracca sul fiume" di Steve, rendono giustizia e calore ad un album vero e sofisticato, opera di un talento superiore che speriamo di non dover più aspettare così a lungo.
05. Balduin - All in a Dream Una one man band svizzera dedita al recupero delle migliori sonorità popsyke del 1968 inglese? Tutto vero. Un concentrato di Barrett e Tomorrow, delle raccolte della Toytown e dei fab four post 1965. Un Magical Mystery tour-de-force fatto di sedici brevi tappe di soave psichedelia ad orientamento tastieristico intrise di magia; un album assemblato nel momento perfetto, in cui tutto quello che tocchi diventa oro. La Sunstone lo ha immortalato in una splendida edizione limitata in vinile, formato in cui All in a Dream merita di vivere e prosperare nei secoli dei secoli.
06. Spirit Kid - It's Happening Entusiasmo puro. Non conoscevo Emeen Zarookian, e It's Happening ha rappresentato la più grande sorpresa dell'anno. Effervescente, frenetico, godibilissimo pop di estrazione sessantista passato attraverso una miracolosa macchina del tempo che ce lo restituisce modernizzato; una festa a cui i fans di gruppi come Magic Numbers, Apples in Stereo e certi Supergrass vorranno assolutamente partecipare, per poi non tornar più a casa, se non molto molto tardi.
07. The New Mendicants - Into the Lime Joe Pernice e Norman Blake assieme? Sinceramente difficile trovare di meglio. Un miracolo avvenuto grazie alla scelta di vita canadese di uno degli autori più importanti degli ultimi vent'anni, coadiuvato da un artista tra i più sottovalutati di sempre. Joe non sbaglia un disco da... mai, non ha mai sbagliato un disco in vita sua, e Norman è Norman. Che volete che vi dica? Delicato, leggero, cesellato al millimetro e suonato in punta di piedi. Che non serve mica fare casino, quando si è in grado di bisbigliare classe.
08. Aerial - Why Don't They Teach Heartbreak at School? Power pop di quello classico, di quello buono, di quello che gli scozzesi scrivono in quantità e qualità superiori alla media mondiale per ragioni che sfuggono all'umana comprensione. Gli Aerial, al loro secondo mandato, sembrano usciti con un riassunto-capolavoro da un congresso di studi monografici su Alex Chilton, che interpretano in chiave, come dire, giovanilista e mai dimenticando l'indimenticabile lezione dei veri reali di quelle parti, i Teenage Fanclub. E il titolo del disco è il migliore dell'ultimo lustro.
09. The Autumn Defense - Fifth John Stirratt e Pat Sansone, la parte dei Wilco che ci piace. Jeff Tweedy mi ha stancato dai tempi dello Yankee Hotel Foxtrot, mentre la sua sezione ritmica, nel frattempo, ha iniziato ad infilare un disco incredibile dopo l'altro. Pop pastorale d'impronta seventies e tocchi di scrittura McCartiana impacchettati in un involucro curatissimo nei suoi raffinati dettagli, per fare di Fifth l'album più elegante dell'anno.
10. Phonograph - Phonograph vol.1 Si può ancora dire "figlio d'arte"? Paul Campbell è figlio di William "Junior", membro fondatore dei Marmalade, la storica psych-pop band britannica degli anni '60. Debutta con un album inciso nel 2001 appena prima che l'etichetta lo scaricasse, presumibilmente a torto, perché la british invasion mutata in chiave bigstaresca che fluisce dalla sua penna non avrebbe fatto vendere chissà quante migliaia di copie. Mi piacerebbe sapere su chi investì, l'etichetta, per decidere di scaricare una band del genere.