Non ho avuto tempo, quest'anno, di
dedicarmi alle consuete classifiche di fine stagione: i grandi dischi
non sono mancati, come avrete sicuramente notato, ma la fase di
ristrutturazione del blog ha preteso un lungo periodo di riflessione, da
cui crediamo di essere usciti pronti a tuffarci in una nuova, più
costante avventura. Sia come sia, tra le tante opere che meriterebbero
molto più di una misera nota su questo sito, sull'anno appena chiusosi è
svettato Crayons and Angels, ennesimo disco firmato dal talento purissimo di Brandon Schott.
Un album ricolmo di soft pop luminoso e anche un po' barocco dagli
arrangiamenti ricchissimi; un album che quasi tutti voi avrete già aggiunto
alla collezione ma che al tempo stesso merita più di una segnalazione a
beneficio dei pochi ignari rimasti.
Buon duemilasedici, miei cari, e ricordate: "life's too short to listen to bad power pop".
Ciao Emmanuel,
RispondiEliminaSono felice che siete di ritrno sul web.
Buona continuazione.
Jean-Baptiste (Francia)